Racconto di: Marisa

Tipo racconto: Autobiografico


Dunque da dove iniziare…
Ciao a tutti sono Marisa, e vi voglio raccontare questa mia piccola esperienza.
Tutto è iniziato da una semplice cena tra colleghi in cui, non ricordo come, abbiamo iniziato a parlare del sadomaso. Ma come parli di queste cose con i colleghi di lavoro? Si, ma non con tutti, ovviamente solo con persone con la quale sono a mio agio e che conosco bene.
Dunque, eravamo seduti nel salottino a bere e una delle ragazze, Miriam, mi chiede se avessi mai provato determinate cose, al che gli rispondo di si in passato con il mio ex.
– Cosa hai provato di preciso?
– Ma niente di esagerato, solo bende e corde.
– Dovresti fare qualche seduta con le sculacciate, sono molto eccitanti te lo assicuro.
– Da sola magari?
– No no cara. Devi sapere che ci sono sia uomini che donne online che cercano partner.
– Guarda non sono il tipo di andare con uno sconosciuto.
– Ah beh certo lo so, però potrei avere qualcuno per te.
Insomma siamo andate avanti cosi per non so quanto ma alla fine mi ha dato il numero di un ragazzo, raccomandato da lei, per “provare” una sua sessione. Contatto questo tizio e ci diamo appuntamento in un Club poco conosciuto ma adatto per questi incontri, non vi dico quanto ero agitata, il cuore in gola e batteva talmente veloce da sembrare un cavallo al galoppo. Ci incrociamo all’ingresso e vedo questo ragazzo, più o meno della mia età, ben messo di fisico, né troppo in carne né troppo magro; Accettabile volendo.
Ci presentiamo, entriamo nel club, lui parla con una hostess e mi dice di seguirlo. Camminiamo fino ad arrivare ad una sala circolare, ci inoltriamo dietro ad un grande separé ritrovandoci in una stanza privata. Appesi c’erano alcuni strumenti come, corde, nastri, cinte, e persino delle manette con le piumette. Per mettermi a mio agio inizia a parlarmi di come procederà, decidiamo anche la parola di sicurezza e il livello di sopportazione.
– Guarda è la prima volta che lo faccio quindi non ti so dire.
– Ok tranquilla, inizio piano e mano a mano aumento cosi sai dirmi quando fermarmi.
Mi spoglio rimanendo solo con l’intimo e lui mi fa mettere piegata a 90° con le mani poggiate al muro. Non avevo messo i tacchi quindi sono rimasta in punta di piedi per la maggior parte del tempo.
Non mi sarei mai immaginata di provare un piacere cosi. Aveva iniziato con qualche sculacciata con le mani facendomi venire i formicolii al sedere, dopo però ha preso una paletta, quella da ping pong, ed ho sentito sparire quel formicolio e fare posto ad un dolore piacevole. Anche se il sedere bruciava volevo che continuasse fino a sfiancarmi. Non ci andava tanto forte e ogni colpo non era a susseguirsi in modo veloce, aspettava circa 10 o 15 secondi prima di colpire di nuovo. Ha usato un tono autoritario e fermo, potevo dire solo no o si, e se alzavo troppo la voce mi colpiva tra i muscoli morbidi delle cosce.
Siamo stati lì dentro per tipo un ora piena tra pause e cambi di pose. E’ stato talmente divertente e soddisfacente da chiedergli quando potessimo rifarlo. Ora sono circa tre mesi che ci vediamo, e il nostro livello è andato ben oltre al solo sculacciare.

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