Racconto di: Michele
Tipo racconto: in parte autobiografico
Salve a tutti mi chiamo Michele, per molto tempo non sapevo cosa fosse il sadomaso perché le persone che frequentavo non parlavano di queste cose. Un giorno mi sono imbattuto accidentalmente in un sito, attualmente non ricordo quale, (sono passati anni), in cui un uomo sculacciava un altro uomo. La cosa mi ha reso al quanto curioso e da lì ho iniziato a documentarmi sempre di più, scoprendo questo lato nascosto in me. Sapevo fin dall’adolescenza di essere gay, e quando ho fatto il countdown le cose non sono andate bene, quindi scoprire questo lato di me mi ha reso più chiuso col timore di non essere accettato di nuovo. Non sapevo come comportarmi perciò cercando in rete trovai un paio di annunci. In uno c’era un Padrone che cercava un sottomesso, l’altro cercava un Padrone dalla quale farsi sottomettere. Risposi al primo.
Ci diamo appuntamento a casa sua dove aveva tutto l’occorrente, dalle manette alle fruste e molto altro; Entrato in casa mi mette al mio agio dicendomi che si fermerà quando vorrà, o pure quando l’avessi chiesto io con la parola chiave. Dopo avermi offerto un buonissimo caffè mi indica il divano in cui avrebbe fatto la sculacciata, dopo di ciò mi fa togliere i pantaloni e i boxer facendomi poggiare il bacino sul bracciolo del divano in pelle, (al quanto scomodo, ma ottimo). Ero agitato, non avevo mai ricevuto un ceffone da nessuno persino da mia madre. Lui se ne accorse subito vedendomi teso come una corda di violino. Mi ordinò con voce ferma di pensare alle cose che mi piacessero di più, di rilassarmi, che avrebbe iniziato piano. E cosi fece.
La sua mano era poggiata sulla mia natica, la strizzava piano per poi massaggiarla, la toccava proprio come si fa con la pasta del pane, sembrava di più un massaggio. Mi ha talmente tanto rilassato che i miei muscoli divennero burro tra le sue mani. Poi di botto, SBAM.
Ho sentito tutte e cinque le sue dita appiccicarsi sulla pelle, il bruciore non era come lo immaginavo, pensavo solo “Ah all’ora è questo, non è male, forse un po’ più forte…”, neppure il tempo di finire la frase in mente che un altro schiaffo colpisce l’altra natica più forte facendomi provare un brivido ancor più euforico di quello precedente.
Continuammo cosi per 15 minuti buoni, portandomi ad una eccitazione mai provata fino a quel momento. Ero quasi tentato di farmi fare molto altro da lui, ma dato che non sapevo ancora bene i miei limiti ci fermammo alle sculacciate con le mani. Avevo il culo cosi rosso da sembrare ustionato dal sole. Lui aveva il fiatone ma appena si accorse del rossore andò in bagno a prendere un vasetto di crema. Mi ordinò di mettermi sdraiato sul divano con il ventre in basso, per poi mettermi la crema fresca. -Per essere la prima volta sei andato bene. Ti andrebbe di rifarlo qualche volta? – L’ho guardato e gli dissi – Con vero piacere, mio PADRONE – Da all’ora facciamo almeno due sedute al mese, ed è la cosa che mi soddisfa di più. Sono minuti in cui non devo pensare a niente, ne alle preoccupazioni della giornata. Momenti nella quale mi faccio sottomettere con vero piacere.
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